Grande fontana-abbeveratoio a lastroni di pietra lavica, fu costruita al centro del paese nel 1911 (la data è incisa in una delle pietre che la compongono) e aveva la funzione primaria di dissetare gli animali. Attualmente è posta all’ingresso della piazza Madonna delle Grazie. Il provvedimento che diede avvio alla realizzazione della fontana artistica risale al 5 giugno del 1907, con delibera di Giunta n° 175. I lavori furono consegnati solo il 23 dicembre del 1910 a don Vito Vadalà che si aggiudicò l’appalto e che li eseguì nel 1911, come si apprende dalla delibera di svincolo della cauzione di lire 100 del gennaio 1912. La sua costruzione dava maggiore importanza alla nuova strada che collegava la chiesa di S. Andrea all’asse principale Mulino-Caselle, nel punto in cui era ancora attiva una grande gebbia (serbatoio idrico) che garantiva un’alimentazione costante ai due mulini a valle anche nel periodo estivo. La fontana, con i suoi due perpetui zampilli d’acqua freschissima, non era l’unico elemento che ingentiliva il borgo, visto che s’integrava alle opere di abbellimento della chiesa già effettuate nel 1903.